Mutuo Aiuto Gioco Inclusione Coesione e Orientamento
via Bazzi 68, Milano
Inaugurazione … 2017

“Il gioco è la medicina più grande” (Lao Tzu)

Sono trascorsi 20 anni esatti dalla realizzazione del primo “parco giochi inclusivo” di Milano creato proprio da Anffas Milano Onlus insieme all’allora AEM S.p.A. : “Le Strade e le Piazze dei Venti”. Si trovava nello spazio adiacente alla sede dell’Associazione in via Bazzi e oggi, grazie al rinnovato contributo di UNARETI S.p.A. (ex AEM S.p.A.) e al contributo di Fondazione Cariplo, nello stesso spazio che nel 1997 fece da apripista per progetti simili in tutta la città rinascerà un nuovissimo parco giochi davvero per tutti: “SAI?… SCOPRIAMO UN PARCO GIOCHI M.A.G.I.C.O. – Mutuo Aiuto Gioco Inclusione Coesione e Orientamento”.

Il Progetto

L’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza al comma 1 riporta: “Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”, dove il gioco viene sancito come un diritto per tutti i bambini. Con il gioco i bambini imparano il rispetto delle regole, ad accettare l’altro da sé, imparano a stare insieme e relazionarsi, perché poi da grandi dovranno vivere in una società e non da soli.

In tutti i Comuni ci sono parchi giochi, spesso però il gioco non è accessibile a tutti, soprattutto ai bambini con disabilità; ma è proprio anche attraverso il gioco che si concretizza l’integrazione e l’inclusione sociale. Ad oggi quindi non riconoscere il diritto al gioco, perché i parchi sono inaccessibili, vuol dire precludere la via dell’integrazione e dell’inclusione sociale.

Obiettivi del progetto

Con il progetto “SAI?… SCOPRIAMO UN PARCO GIOCHI M.A.G.I.C.O.” Anffas Milano intende contribuire a realizzare azioni specifiche rivolte alle famiglie con bambini disabili creando le condizioni di una migliore gestione di qualità di vita.

Nello specifico il progetto intende raggiungere i seguenti obiettivi:

• Rimuovere le barriere di tipo fisico, psicologico e sociale, che di fatto condizionano la qualità della vita delle famiglie con disabili e dei loro figli
• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che il bambino con disabilità possa sperimentare più spesso possibile attività svolte autonomamente
• Promuovere azioni di accoglienza ed accompagnamento delle famiglie con bambini disabili per favorire processi di consapevolezza e conoscenza dei propri diritti
• Promuovere azioni di inclusione sociale attraverso la realizzazione di un parco accessibile, adiacente all’immobile dove attualmente si trova la sede operativa di Anffas Milano e dei Servizi del Consorzio SiR e delle sue cooperative (via Bazzi 68), favorendo processi inclusivi attraverso il gioco ed il mutuo aiuto delle famiglie.

Il progetto nella pratica

Obiettivo specifico dell’azione è quello di garantire a ciascun bambino il diritto di poter giocare, divertirsi, sperimentare, apprendere (e a ciascun adulto il diritto di poterlo fare accanto a lui) all’interno di uno spazio ludico disegnato nel rispetto dei suoi desideri, delle sue esigenze e delle sue fragilità. Uno spazio realmente capace di promuovere il gioco, l’autonomia, lo sviluppo, la relazione quanto l’integrazione, l’inclusione, lo scambio e il mutuo aiuto.

Verrà quindi realizzato un parco giochi inclusivo ovvero un parco privo di barriere architettoniche, ricco di giochi il più possibile accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini, in cui ciascuno di loro possa relazionarsi con i coetanei, giocare, mettersi alla prova, crescere, sviluppare il proprio potenziale, nel rispetto delle sue abilità e delle sue fragilità.

Attraverso la realizzazione di questo parco si favorirà lo sviluppo di azioni inclusive anche per i genitori, i famigliari, gli insegnanti, gli educatori, che avranno l’occasione per incontrarsi, confrontarsi, aiutarsi reciprocamente, condividere momenti e buone prassi.

All’interno del parco verrà inoltre attrezzata un’area ristoro con il chiosco “Bar Bianco” che verrà cogestito da un educatore, da un genitore volontario e da un giovane con disabilità che farà un’esperienza di tirocinio lavorativo.